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Diritto processuale penale

SimuLab – Verso la clinica legale: studenti protagonisti ed esperti accompagnatori

Progetto di Diritto processuale penale

Nell’insegnamento di Diritto processuale penale (corso A, prof.ssa Valentina Bonini) saranno proposti due percorsi seminariali attraverso i quali studentesse e studenti frequentanti potranno avvicinarsi alla dimensione pratica della procedura penale, ora sotto il versante dell’assistenza all’indagato/imputato, ora sotto il versante dell’assistenza alla vittima di reato.

Il primo percorso prende le mosse dalla presentazione di un romanzo giudiziario (Giovanni Accardo, Mauro De Pascalis, Solo 13 chilometri, Alpha & Beta, 2020), che sarà il canovaccio per individuare e condurre attività simulate di assistenza tecnico-difensiva dell’accusato, lungo linee tematiche proposte dalla docente e sviluppate con l’ausilio di tutor: studentesse e studenti lavoreranno in gruppi, presentando a fine corso i risultati dell’analisi attraverso formati diversi (redazione di pareri o atti; simulazioni; dissertazioni con powerpoint).

La seconda proposta seminariale prende spunto dalla presentazione di un volume di saggistica (Marco Bouchard, Vittime al bivio. Tra risentimenti e bisogno di riparazione, Il melangolo, 2021), per introdurre ed accompagnare studentesse e studenti lungo un percorso di avvicinamento all’assistenza della vittima di reato, attraverso il contributo di operatori (psicologi e giuristi) di Rete Dafne, rete nazionale di assistenza della vittima, che tratteranno dei profili psicologici, criminologici e giuridici dell’accoglienza della vittima: anche in questo caso studentesse e studenti saranno poi suddivisi in gruppi per condurre analisi e simulazioni tratte da casi pratici proposti da tutor appositamente selezionati, restituendo poi i risultati del percorso svolto con le modalità già indicate sopra.

Entrambi i percorsi, tra loro alternativi, hanno l’obiettivo di avvicinare la studentessa e lo studente a diversi sbocchi professionali collegati alla giustizia penale e di far loro acquisire abilità pratiche nell’applicazione del diritto e nell’uso corretto del linguaggio in occasione del contatto con l’assistito.

Relazione sull’attività svolta nell’a.a. 2021/22 (Prof.ssa V. Bonini)

Nel corso di Diritto processuale penale sono stati proposti una serie di incontri finalizzati a far avvicinare studenti e studentesse alla dimensione concreta dei temi trattati a lezione.

In questa prospettiva, anche una parte squisitamente teorica della materia, come l’inquadramento costituzionale del processo penale, ha potuto acquistare una dinamicità che ha favorito l’analisi critica e il coinvolgimento attivo della classe: è quanto è avvenuto in occasione della presentazione del romanzo giudiziario “Solo 13 km”, che l’Autore, Avv. Mauro De Pascalis, ha condotto lungo le direttrici del diritto di difesa dell’imputato in vinculis e del processo mediatico.

In una fase più avanzata del corso è stato proposto un ciclo di 3 incontri con operatori di Rete Dafne Italia, rete nazionale dei servizi di assistenza alle vittime di reato, che hanno avvicinato studenti e studentesse alle modalità concrete di accoglienza e presa in carico dei bisogni della vittima, tanto sul piano giuridico quanto sul piano dell’ascolto e dell’assistenza psicologica.

I preziosi input forniti dagli esperti hanno rappresentato la base per una serie di lavori di approfondimento che hanno coinvolto circa trenta studenti i quali, divisi in gruppi, hanno analizzato con la guida di due tutor alcuni esempi di processo mediatico e alcuni casi di vicende cautelari: i primi, traendo spunto da vicende ampiamente esplorate dalla cronaca giudiziaria, hanno individuato la differenza tra cronaca giudiziaria e processo mediatico, per analizzare le ricadute problematiche in punto di imparzialità del giudice, attendibilità delle testimonianze, presunzione di non colpevolezza; i secondi, partendo da un caso concreto che è stato loro proposto tramite la distribuzione di atti procedimentali debitamente anonimizzati, hanno analizzato la posizione dell’imputato a cui era stata applicata una misura custodiale per esigenze di protezione della vittima di maltrattamenti, mentre altri gruppi trattavano della posizione della vittima nell’ambito del procedimento penale in genere e durante la vicenda cautelare in particolare.

Al termine dei percorsi seminariali, i gruppi hanno prodotto degli elaborati (atti di costituzione di parte civile; riesame cautelare) e hanno fatto delle presentazioni power point per illustrare al resto della classe le proprie riflessioni.

L’esperienza ha consentito a studenti e studentesse di cimentarsi nell’applicazione del diritto al caso concreto, nonché nella redazione di elaborati scritti e nella costruzione di una presentazione accompagnata da dissertazione orale, affinando anche la capacità di lavoro in gruppo.

 

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