ln sintonia con gli obiettivi dell’agenda ONU 2030 (in particolare, goals 5, 8, 10, 16), con gli obblighi imposti dalla Convenzione di Istanbul (in particolare, art. 14 e art. 15) e con la prospettiva recentemente coltivata dal protocollo di intesa interministeriale “Educare alle relazioni” (d.m. n. 83 del 24 novembre 2023), il progetto vuole avvicinare studenti e studentesse dell’area giuridica alla conoscenza delle radici, della struttura e delle forme di manifestazione della violenza legata al genere con l’obiettivo di fornire gli strumenti per una interpretazione e applicazione degli istituti giuridici di volta in volta messi a disposizione dal legislatore che sappia tenere conto delle peculiarità strutturali di questa forma di violenza, della diseguaglianza relazionale che la accompagna, della particolare vulnerabilità della vittima quando entra in contatto con le istituzioni; acquisita tale consapevolezza, sarà resa più solida la capacità di intercettare gli stereotipi e i bias di genere che ancora oggi troppo spesso filtrano nell’applicazione pratica del diritto. Il coinvolgimento di diversi insegnamenti (taluni dei quali mutuati su più corsi di laurea), oltre a fornire un valore aggiunto in termini di multidisciplinarietà, è coerente con la trasversalità del fenomeno della violenza di genere, che interseca tutti i settori del diritto, chiamando a formare giuristi e giuriste consapevole dei propri compiti anche sotto questo versante.
Creando un contatto con il mondo esterno all’università ove operano figure professionali chiamate ad occuparsi di violenza di genere, saranno organizzati nei vari insegnamenti incontri con esperti che –per competenze, ruoli ed esperienze acquisite– sappiano offrire una “coniugazione di genere” dei compiti richiesti nei diversi settori professionali e istituzionali (avvocatura, magistratura, polizia giudiziaria, servizi di assistenza, mediatori, cooperazione internazionale); anche alla luce delle conoscenze pratiche così acquisite, saranno proposti a studenti e studentesse momenti di riflessione individuale e/o lavori di gruppo che, traendo spunto da casi pratici, consentiranno loro di cimentarsi in modo attivo e ravvicinato con il tema, testando le capacità acquisite attraverso metodologie bottom up.
Produzione finale: papers, presentazioni pp, gruppi di resoconto.
Obiettivi formativi del Progetto e valore didattico rispetto ai corsi ordinari: offrire un inquadramento transdisciplinare del fenomeno della violenza di genere, anche inserendolo all’interno dello scenario europeo di promozione dell’eguaglianza tra uomini e donne, realizzando una formazione specifica delle figure professionali che entrano in contatto con la violenza di genere, nelle sue diverse declinazioni (dalle molestie sessuali, alla violenza domestica, fino alla violenza sessuale nel contesto bellico), agevolando l’individuazione di questa forma di violenza e la costruzione di una risposta alla stessa, anche in termini di prevenzione della vittimizzazione reiterata e secondaria, che sia rispettosa dell’uguaglianza tra generi, nonché dei bisogni e dei diritti delle vittime di questa forma di violenza. Liberare il/la giurista dagli stereotipi di genere che producono letture distorte del diritto e applicazioni dello stesso che producono vittimizzazione secondaria (ad esempio, in sede di audizione delle vittime durante le indagini e nell’assunzione della testimonianza).
Declinazione dei contenuti rispetto ai corsi coinvolti:
DIRITTO E GENERE (prof.ssa Elettra Stradella) e EUROPEAN LAW AND GENDER (prof.ssa Elettra Stradella)
Per quanto riguarda gli insegnamenti di Diritto e genere e European Law and Gender: nel primo sarà proposto un ciclo di incontri formativi con una avvocata esperta di diritto antidiscriminatorio, già consigliera di parità della Provincia di Pisa, consigliera di fiducia della Scuola Sant’Anna, dell’Università di Pisa, e dell’INFN, e attualmente consigliera di fiducia del CNR, nel quale sarà dedicato un focus specifico al tema delle molestie e delle molestie sessuali, con un’attività che vedrà anche il coinvolgimento attivo della classe. Nel secondo sarà dedicato un approfondimento al tema della “restorative justice” nel settore specifico della riparazione post-conflitto delle violazioni avvenute nei confronti delle donne, con la partecipazione come esperta di una delle massime studiose del tema, docente dell’Università di Siviglia e dell’EUI, e lo svolgimento di lavori di gruppo sull’analisi di casi e la redazione di papers.
GIUSTIZIA PENALE RIPARATIVA (prof.ssa Emma Venafro)
Nell’ambito del corso di Giustizia penale riparativa saranno proposti a studenti e studentesse incontri di carattere teorico-pratico condotti da una mediatrice esperta e riconosciuta formatrice professionale che, dopo una introduzione al metodo dell’ascolto empatico e del dialogo riparativo, evidenzierà le particolari difficoltà e cautele che presidiano la giustizia riparativa quando tratti di casi di violenza di genere e domestica, per poi coinvolgere attivamente i e le partecipanti in una simulazione di programmi riparativi con vittime e autori di reati commessi nelle relazioni strette.
ISTITUZIONI DI DIRITTO PROCESSUALE (prof.ssa Valentina Bonini)
Nel modulo penalistico dell’insegnamento processualistico sarà proposta una serie di incontri con personale delle diverse articolazioni dell’amministrazione della giustizia (cancellerie del tribunale; segreterie della procura; uffici esecuzione penale esterna; polizia giudiziaria; centri di giustizia riparativa) che, nella presentazione delle competenze e delle abilità richieste per i singoli ruoli, avranno come fil rouge la gestione delle relative attività nell’ambito dei procedimenti per reati riconducibili alla violenza di genere e nelle relazioni strette. Uno spazio più ampio sarà riservato, in particolare, all’ascolto della vittima di violenza, sia in sede di indagini preliminari da parte degli operatori di polizia, sia nella fase dibattimentale. A valle di tali attività, saranno costituiti dei gruppi di lavoro che, analizzando casi giudiziari, dovranno individuare le ipotesi in cui l’ascolto della vittima è stato condotto con modalità tali da determinare una possibile vittimizzazione secondaria.
STORIA DEL DIRITTO II (corso A) (prof. Marco Geri)
Nel modulo del secondo semestre, dedicato alla storia del diritto moderno e contemporaneo, si proporrà un momento di riflessione sulla violenza di genere incentrato sulla visione di un cortometraggio tratto da una vicenda processuale del 1750. A margine del cortometraggio (e di una introduzione che mostrerà le carte processuali estratte dall’archivio del tribunale), gli studenti incontreranno il regista e gli attori con l’intento di accrescere le loro competenze e capacità di analisi del problema attraverso l’ascolto e l’intervista agli stessi sulle modalità di interpretazione (e preparazione alla interpretazione, anche in chiave di riflessione personale) dei vari personaggi (il reo, il giudice, la vittima). Ad esito degli incontri si condurrà un momento di verifica assieme al docente, con successiva proposta di approfondimenti singoli e/o di gruppo.
DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA e cooperazione giudiziaria (prof.ssa Francesca Martines)
La tanto attesa proposta di direttiva UE sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica è stata presentata dalla Commissione europea l’8 marzo 2022. La discussione in Consiglio è risultata particolarmente complessa e i negoziati tra Consiglio e Parlamento non hanno ad oggi ancora condotto ad una posizione condivisa.
L’attività proposta consiste in un lavoro di gruppo interattivo. Gli/le studenti/esse saranno divisi in tre gruppi per analizzare le posizioni delle tre istituzioni coinvolte: proposta della Commissione (e apporti eventuali dei cittadini e della società civile) posizione del Parlamento e “orientamento generale” del Consiglio. Tali posizioni saranno messe a confronto in una o più sessioni dedicate, aperte a domande e interventi di tutti i partecipanti al corso. L’obiettivo è di rendere maggiormente comprensibili i meccanismi decisionali dell’Unione e, sotto il profilo sostanziale, ampliare la consapevolezza delle difficoltà che si pongono nel negoziato su alcuni aspetti cruciali (quali ad esempio la controversa questione della definizione di stupro).
DIRITTO DEL LAVORO II (Prof. Pasqualino Albi)
Nell’ambito dell’insegnamento di Diritto del lavoro II, sarà proposto un incontro di carattere teorico-pratico che, grazie al coinvolgimento di esperti di discipline giuridiche, economiche e sociologiche, permetterà di approfondire il tema del divario retributivo di genere, nella consapevolezza che l’indipendenza economica delle donne svolge un ruolo fondamentale nel percorso di fuoriuscita da situazioni di violenza di genere e domestiche. Durante l’incontro saranno analizzate le principali cause socioeconomiche del complesso fenomeno del gender pay gap e le possibili tecniche per il superamento dello stesso, esaminando le potenzialità dei più recenti interventi normativi (come la direttiva (UE) n. 2023/970, volta a rafforzare l’applicazione del principio della parità di retribuzione tra uomini e donne per uno stesso lavoro o per un lavoro di pari valore attraverso la trasparenza retributiva e i relativi meccanismi di applicazione e le modifiche introdotte dalla l. n. 162/2021 al d.lgs. n. 198/2006, c.d. Codice delle Pari Opportunità) nonché il ruolo delle parti sociali nei processi negoziali finalizzati a colmare i differenziali retributivi tra uomini e donne.
Nell’ambito dell’insegnamento di Diritto del lavoro II, sarà inoltre proposta la partecipazione degli studenti e delle studentesse al ciclo di incontri formativi su discriminazioni e molestie organizzato nel corso Diritto e Genere (Prof.ssa Stradella), nell’ambito del quale si proporrà un incontro di carattere teorico-pratico dedicato al tema della violenza e delle molestie sul lavoro. Grazie al coinvolgimento di una giuslavorista esperta della materia verrà esaminato il quadro normativo di riferimento e il ruolo della contrattazione collettiva nell’elaborazione di strumenti di contrasto e prevenzione di fenomeni di violenza e molestie, nonché di adeguate forme di tutela per le lavoratrici vittime di violenza di genere.
INTERPRETAZIONE E ARGOMENTAZIONE GIURIDICA CON ELEMENTI DI DEONTOLOGIA PROFESSIONALE (corso B, docenti: Ilario Belloni, Lorenzo Milazzo)
Nel corso di Interpretazione e argomentazione giuridica con elementi di deontologia professionale, sarà dedicato spazio ad attività formative e di lavoro di gruppo tra studenti per l’esame critico di casi giurisprudenziali da cui emergano profili interpretativi e prassi argomentative relative all’ambito discorsivo e concettuale della violenza di genere. Più nello specifico, e con riguardo alla parte del corso dedicata alla deontologia professionale, verrà organizzata una serie di incontri con figure dell’avvocatura dedite alla assistenza legale, in sede di indagini preliminari e nella fase dibattimentale, alle vittime e agli accusati di violenza, tesi all’approfondimento di questioni e aspetti critici della deontologia professionale in riferimento alle fattispecie di violenza di genere.